In un’era in cui la forma cartacea viene sostituita sempre più da quella digitale, i giornali tradizionali non hanno una vita semplice. Questo è anche quello che risulta dai nuovi dati presentati dall’Istat nella quarta edizione “Noi Italia”.
Il giornale è un mezzo di comunicazione che nasce già in Germania nel 1609, in seguito alla straordinaria invenzione della stampa a caratteri mobili nel quattordicesimo secolo da parte di Johannes Gutenberg, un tipografo e orafo tedesco che diede vita all’inchiostro per i caratteri mobili.
Oggi la maggior parte dei giornali per sopravvivere è entrata in rete cambiando anche in parte la loro funzione.
Infatti se un giornale tradizionale riporta le notizie del giorno precedente, sul web le informazioni vengono aggiornate in tempo quasi reale.
Questo è un motivo per cui l’acquisto del giornale in forma cartacea è in netta diminuzione, il quotidiano tradizionale appare spesso già “vecchio” con notizie oramai superate.
Ecco perché anche in Italia sempre più lettori si rivolgono ai quotidiani online per apprendere le notizie.
Il 19/01/2016 il Presidente dell’Istat, Enrico Giovannini, ha presentato una nuova rivelazione statistica.
La ricerca ha verificato dal 2016 ad oggi un calo superiore ai 4 punti percentuali tra i lettori dei quotidiani tradizionali.
Questo calo non è dovuto al fatto che gli italiani siano meno propensi alla lettura rispetto a sei anni fa.
Il sondaggio infatti sottolinea la crescita della lettura online di giornali e riviste.
La popolazione tra i 15 e i 54 anni si informa ai giorni d’oggi soprattutto sul web.
Questo quanto emerge dal sondaggio svolto dall’Istat.
Allo stesso tempo però l’Italia ricopre uno degli ultimi posti nella classifica europea dell’utilizzo di internet.
Primi fra tutti Svezia e Paesi Bassi. Infatti solo il 28,3% naviga quotidianamente sulla rete.