Abbiamo intitolato questo nostro articolo “Cattivo gusto” perché non ci viene in mente altra formula, atta ad esprimere al meglio il contenuto di alcune pubblicità.
Lungi dal voler fare moralismo da due soldi, vogliamo solo porre l’accento su una deriva del messaggio pubblicitario verso slogan e immagini piuttosto discutibili.
È vero che “Sex sales”, come dicono gli americani, ed é inutile nascondersi dietro il dito del bigottismo, ma certi limiti, legati al famoso e bistrattato senso del pudore, dovrebbero rimanere invalicati.
Pena, lo scivolone tutt’altro che elegante nella volgarità e nel cattivo gusto del titolo.
È il caso della campagna pianificata dall’azienda “connetti.it”, rea di aver realizzato immagini pubblicitarie con la foto di una ragazza in bikini, intenta ad abbronzarsi e la scritta “La diamo a tutti….l’adsl dove non c’è”.
Una caduta di stile ancora più pesante se ci si accorge del logo della Regione Abruzzo in basso a destra sul sito web dell’azienda, come se l’ente fosse un partner della societá.
Aggravata dal fatto che la stessa Regione Abruzzo è promotrice di una risoluzione europea contro le pubblicità sessiste.
Il dibattito é scoppiato con clamore e si è acceso tra il consigliere regionale dell’Abruzzo Marinella Sclocco e l’assessore Federica Carpineta.
Le risposte non sono tardate e oltre a sottolineare il fatto che tra la Regione Abruzzo e la società in questione non ci siano collegamenti, si é anche ricordato come la risoluzione europea contro le pubblicità sessiste non fornisca strumenti precisi per bloccarle.
Al di là delle singole risposte evidente è come numerose società ricorrano ancora a slogan e immagini di cattivo gusto per far parlare di se e colpire l’immaginario (piuttosto limitato) del suo target di riferimento.