La sostenibilità ambientale è un tema particolarmente sviluppato e discusso in questi ultimi tempi. Sempre di più ci si rende conto di come l’inquinamento stia apportando molti danni a livello globale. In particolare si riflette sull’uso della plastica, un uso massificante, frutto del consumismo, che sta veramente mettendo in pericolo il rispetto dell’ambiente. La plastica è in pratica un materiale che troviamo dappertutto. Anche molti imballaggi sono realizzati con questo materiale e spesso non si pensa alle gravi conseguenze che l’utilizzo smodato della plastica può determinare. Infatti la plastica non è un materiale facilmente biodegradabile. Le molecole di cui essa è composta impiegano molto tempo per essere dissolte dalla natura. Questo provoca man mano nel tempo il rilascio di sostanze inquinanti. Ma le alternative ci sono.
I piatti biodegradabili: quali sono le tipologie
Abbiamo detto che ci sono delle alternative in certi casi all’utilizzo della plastica, come la soluzione offerta dai piatti biodegradabili, come quelli che troviamo su Ecopiatti.net. Ne esistono di varie tipologie, sia fondi che piani. Ricordiamo quelli più diffusi.
Per esempio ci sono i piatti con portabicchiere biodegradabili. Sono messi a punto utilizzando la polpa di cellulosa. Sono abbastanza grandi, tanto che è possibile inserire all’interno di un’apposita fessura un bicchiere. Sono fatti per contenere bicchieri di diverso tipo, da quelli che partono da 200 ml fino ad arrivare a 300 ml. Sono piatti utilizzati anche per buffet, feste. Nella fessura si possono ospitare anche delle lattine.
Poi ci sono i piatti tipicamente di un diametro da 23 centimetri, che sono uguali a quelli che abbiamo descritto precedentemente. L’unica differenza consiste nel fatto che non c’è lo scomparto per il bicchiere. Sono dei piatti adatti anche a contenere alimenti di diverso genere, sia caldi che freddi, sia liquidi che unti. Oltre ad essere biodegradabili e compostabili, sono appositamente certificati per l’uso alimentare.
Un’altra tipologia interessante di piatti di questo genere è il triscomparto monouso. La loro peculiarità consiste nel fatto che sono dei piatti dotati di scomparti, in modo da dividere tre pietanze differenti, senza che i cibi si mescolino. Sono molto utili da utilizzare anche per gli aperitivi.
Vogliamo ricordare anche i piatti piani per dolce e poi un’altra tipologia molto utile, che sono i piatti piani per pizza. Questi sono più grandi, perché hanno circa 31 centimetri di diametro. Dopo l’uso possono essere smaltiti nei rifiuti organici.
Come avviene la raccolta differenziata di questi prodotti
E proprio a proposito di conferimento e smaltimento dei piatti biodegradabili, come avviene la raccolta differenziata di questi prodotti? Ricordati sempre che sono delle stoviglie realizzate in maniera perfettamente ecologica, progettate per avere un impatto zero con l’ambiente.
Sono realizzati specialmente in polpa di cellulosa, ma anche in legno di betulla. Poiché non contengono sostanze chimiche inquinanti, possiamo smaltire questi piatti nell’organico. Possiamo smaltirli come se fossero della frutta o della verdura.
Oltre a non inquinare e ad essere perfettamente biodegradabili, infatti, questi piatti ecologici sono compostabili perché dopo l’uso e dopo lo smaltimento si può ricavare da essi un fertilizzante naturale che si dimostra molto utile per il terreno.
Questo ci permette di ottenere delle sostanze naturali per rendere più produttivo il terreno, senza ricorrere all’utilizzo di prodotti chimici. Ecco perché i piatti biodegradabili e compostabili dovrebbero diventare parte essenziale della nostra vita quotidiana.
Inoltre non è detto che debbano essere usati soltanto in casa, visto che anche i ristoranti, le pizzerie e i locali in generale che si occupano del servizio di cibi potrebbero usarli al meglio. Sono molti i vantaggi legati all’uso dei piatti ecologici, come ti sarai reso conto dalla descrizione che ti abbiamo fatto in questa piccola guida.