Nella classifica di Kennel Club, si conferma al primo posto il Labrador ma la vera sorpresa è il Bulldog Francese.
Dai dati diffusi dal Kennel Club , stabili nell’apprezzamento degli americani si conferma al 1° posto il Labrador Retriever per il 27° anno consecutivo, seguito dal Pastore Tedesco e dal Golden Retriever.
Collocato al quarto posto si trova il Bulldog Francese, che per la prima volta entra nella top 10, con un incremento di apprezzamenti più che notevole.
A cascata poi abbiamo il suo cugino Bulldog Inglese, il Bassotto, il Barboncino, il Rottweiler, lo Yorkshire Terrier e il Cane da ferma tedesco a pelo corto.
Ribadendo il suo primato, il Labrador si inserisce nella classifica di tutti i tempi, secondo solo al Beagle, dalla fondazione del Kennel Club nel 1884.
Stima a questo punto destinata a crescere ulteriormente dato l’andamento di questi ultimi anni dominati da questa razza.
L’exploit del Bulldogue Francese è davvero notevole: nel giro di appena 20 anni la sua popolarità e il gradimento lo portano dalla 76° posizione alla 4°.
Certo una grande spinta è dovuta soprattutto dai media, dalla sempre maggiore presenza di questi cani al fianco di star e come protagonisti di film o serie TV.
Negli Stati Uniti sono ben 70 milioni i cani presenti nelle famiglie, addirittura 74 milioni i gatti. Il bacino d’utenza è quindi enorme, e rappresenta quindi un mercato florido e senza via di crisi, semmai espansione.
Ovviamente, in concomitanza all’esplosione di popolarità di una particolare razza corrispondono situazioni anomale o peggio persone senza scrupoli che vedono nella vendita di animali solo opportunità di business, trattando i cuccioli come oggetti e operando nella piena illegalità.
Allevamenti non professionali, con scarse o nulle attenzioni igieniche e sanitarie, importazione di cuccioli da altri Paesi senza autorizzazioni: animali vittime delle mode, in cui l’illegalità trova opportunità.
In particolare questa razza presenta caratteristiche che richiedono attenzioni: la testa è di grosse dimensioni, quindi il parto spesso deve essere cesareo, inoltre può presentare problematiche alle articolazioni, alla colonna vertebrale e agli occhi.
Ne deve derivare una corretta informazione, e gli acquirenti stessi devono pretenderne il più possibile ed essere vigili ad ogni anomalia.
Tracciamento (documentato) dei genitori e linea genealogica, vaccinazioni, controlli di routine ad opera di veterinari, la possibilità di mantenere i contatti con l’allevatore anche dopo la vendita: sono tutti elementi di professionalità, e sono essenziali.
Ricordare che si tratta di esseri viventi che hanno bisogno non solo del nostro affetto, ma anche di cure e attenzioni che la loro natura richiede.