Le nuove relazioni che si instaurano tra social network e applicazioni varie sono interessanti casi di approcci diversi alla comunicazione, di modi di intendere e di veicolare un messaggio, declinandolo ai gusti e alle modalità espressive preferite dall’utente.
Facebook, il social network per eccellenza, quello che tra titoli in Borsa che non decollano e il lancio di nuovi motori di ricerca sociali e interni, come il Graph Search, è capace di suscitare curiosità, dibattiti, critiche per via della privacy e non solo, aveva già acquistato il promettente Instagram, servizio di foto e immagini da condividere.
L’acerrimo nemico social, Twitter, non é rimasto a guardare e già ad ottobre dello scorso anno aveva rilevato la società sviluppatrice di Vine, un servizio di video hosting.
Il lancio è avvenuto poco tempo fa e sta impazzando tra i cinguettii e non solo.
In sostanza il servizio di microblogging Twitter, che in 140 caratteri condensa un pensiero, un’idea, un commento, ha avuto l’intuizione di reinventarsi in veste “video” con un format che non supera i sei secondi.
L’utente infatti ha la possibilità di fermare diverse inquadrature direttamente dallo smartphone, per la durata appunto di sei secondi e la app Vine, al momento disponibile solo per iOS, provvede a montare i fotogrammi in una serie animata.
Nuove espressioni di comunicazione a cavallo tra la voglia di mostrare qualcosa di se, che sta sempre alla base dei social e le tecnologie e le collaborazioni più interessanti tra grosse azione e promettenti startup o realtà più piccole.
Per il momento vediamo intanto come Twitter se la caverà a gestire l’ondata di filmini dai contenuti scabrosi caricati tramite Vine in questi giorni…ma questa è tutta un’altra comunicazione.